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Aliotta, Antonio.

Filosofo italiano. Proveniente dalla scuola di De Sarlo, elaborò una sua teoria dello Sperimentalismo sotto l'influenza del pragmatismo anglo-americano di W. James e G.H. Mead e del pensiero filosofico di Bergson. In Relativismo e idealismo (1926) A. chiarisce il concetto di relativismo che non è né scetticismo né uniformità di prospettive individuali, bensì progresso per gradi di realtà e di verità, nessuno però considerato da un punto di vista assoluto. Per A. l'unico modo per scoprire la verità è l'esperimento, ciò sia nel campo scientifico che in quello morale, religioso e metafisico. L'esperimento consta nella eliminazione del conflitto e nello stabilimento di una armonia. A. non fissò però un vero e proprio sistema filosofico, forse anche per l'ampiezza dei suoi interessi. La sua lotta contro l'idealismo ha avuto profonde ripercussioni sullo sviluppo culturale del suo tempo. Fu maestro di Nicola Abbagnano. Tra le sue opere principali si ricordano: La reazione idealistica contro la scienza, 1912; Relativismo e idealismo, 1922; Il sacrificio come significato del mondo, 1946; La guerra eterna e il dramma dell'esistenza; L'estetica di Kant e degli idealisti romantici (dove A. definisce il suo pensiero sull'arte); Il relativismo, l'idealismo e la teoria di Einstein, 1948 (Palermo 1881 - Napoli 1964).